L’omosessualità secondo Almalibre Rebelde

L'Uomo Originale Libero

L’omosessualità secondo Almalibre Rebelde

Se ne sentono davvero tante di sciocchezze contro l’omosessualità, persino un personaggio per molti versi molto consapevole, come Osho, la condanna, così come altri minori (sul piano dell’audience) tipo Brizzi. Ma dietro queste prese di posizione non c’è una base ideologica; si tratta solo di ignoranza (da intendersi letteralmente e senza giudizio), ossia di “non conoscenza” da parte di colui che ignora.
Anche se c’è da dire che questo genere di ignoranza che porta al giudicare, poco ha a che fare con l’atteggiamento da saggi dei due soggetti, visto che tutte le informazioni necessarie a capire che l’omosessualità è la norma, sono ampiamente fruibili, soprattutto a chi lavora nell’ambito della liberazione dell’uomo.
Tornando all’argomento partiamo dal presupposto che oggi la scienza, sul piano spirituale, ha superato la spiritualità orientale che pur le ha fatto da traino per lungo tempo. Ossia da quando la cappa stagnante voluta dalla chiesa cattolica, che ha portato ad una regressione spirituale dell’umanità senza precedenti, si è sollevata, grazie in particolare a Darwin prima e a Marx in seguito… a cui dobbiamo l’emancipazione della donna.

La scienza oggi ci dice, sull’espressione della sessualità, cose ben precise:

che l’uomo non è monogamo ma bensì poligamo, e che se pratica la monogamia lo fa esclusivamente per sottostare a uno schema e per paura di perdere il partner;

che l’orgasmo vaginale è un’invenzione;

che la donna ha due apparati e non uno: quello sessuale (la clitoride) e quello riproduttivo;

che la bisessualità, intesa come contatto dei corpi che produce energia sessuale, è la normalità, e che tale normalità viene poi negli anni schiacciata da consuetudini e regole sociali;

che, come si studia nelle facoltà universitarie di tutto il mondo, i primi desideri sessuali si provano verso i genitori adulti: complesso di Edipo (Freud), complesso di Elettra (Jung);

che uno dei principali centri di piacere del maschio, si trova internamente a pochi cm dall’ano (contatto con la parte interna della prostata);

che esiste una “fase anale” tra i 18 e i 36 mesi di vita (Freud), in cui attraverso l’ano si scopre il piacere che proviene da quella zona del corpo;

che la bisessualità è stata quasi sempre la norma nelle varie culture susseguitesi (come anche per quelle recenti, storicamente, di greci e romani) e che solo con l’avvento del cattolicesimo, tale “normalità” venne condannata e repressa.

Il discorso potrebbe quindi fermarsi qui, con la chiara comprensione che giudicare l’omosessualità è solo una questione di ignoranza, ma voglio invece andare oltre. Se non bastasse quello che dice la scienza, vediamo a cosa porta la pratica di essere uno psicologo ricercatore, che è una delle mie attività.
Pensate un attimo a Freud e chiedetevi: ma come ha fatto a scoprire tante cose? Semplice: osservando ed acquisendo informazioni da scienziato, e quindi in assenza di giudizio.
Io, nei questionari che mi inviano i maschi, trovo puntualmente dei riferimenti al contatto sessuale con altri maschi durante l’infanzia, nel 50% dei casi. 50% che sale a 75% quando si fanno domande di approfondimento relative alle omissioni. Lo stesso nei questionari delle donne in riferimento a contatti sessuali con altre donne. Contatti che poi con l’avanzare dell’età cessano quasi sempre, per il senso di colpa e di vergogna instillato dalla società.

Questa è la realtà!

Non esiste una disquisizione da fare tra i se ed i ma. Esiste solo la realtà, ossia che la bisessualità e l’omosessualità sono fatti genotipici, sui quali non vi è da discutere e che chi giudica e solo ignorante.
Il motivo per cui l’omosessualità, la bisessualità e la libertà sessuale sono condannate dalla matrix, di cui la chiesa ne è il centro, sta nel fatto che tutto ciò che è libera espressione dell’energia sessuale, allontana dal desiderio di creare una coppia. E la coppia è l’incubatrice delle nuove-cellule uomo che servono alla matrix per esistere e svilupparsi.
Almalibre Rebelde

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